Il sistema sanitario albanese sta affrontando grandi sfide, in particolare per quanto riguarda le scorte di sangue. La domanda è notevolmente aumentata negli ultimi anni a causa dell'incremento degli incidenti stradali, degli interventi chirurgici e dei bisogni dei pazienti affetti da anemia. Le continue carenze negli ospedali e nelle cliniche hanno portato a soluzioni innovative. Come le autoemoteche (bus del sangue), veicoli mobili per la raccolta, sono stati progettati per rendere la donazione di sangue più facile e accessibile per i cittadini.
Secondo i dati del Centro Ospedaliero Universitario "Madre Teresa" (QSUT), circa 100 unità di sangue sono necessarie ogni giorno solo per i pazienti affetti da talassemia, una forma di anemia, una grave malattia del sangue che richiede trasfusioni regolari. Attualmente, solo la metà di questo fabbisogno può essere soddisfatta. Questa carenza è diventata più acuta a causa dell'incremento degli incidenti stradali e delle necessità chirurgiche, che richiedono anche grandi quantità di sangue.
In questo contesto, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha presentato il progetto dei "bus del sangue", un sistema mobile di raccolta. Questi veicoli speciali, dotati delle ultime tecnologie, possono spostarsi in tutta l'Albania. Raggiungono le comunità delle zone remote, dove è complicato recarsi nelle grandi città per donare il sangue.
Per il Dr. Natale Capodicasa, presidente dell'Organizzazione Albanese dei Donatori di Sangue Volontari, questa iniziativa rappresenta un grande passo avanti. "Questa unità mobile è un sogno diventato realtà", dichiara. "Ci permetterà di raggiungere ogni città e villaggio dell'Albania per agevolare la donazione di sangue per i cittadini con difficoltà a spostarsi." Anche la ministra della Salute, Albana Koçiu, sottolinea l'importanza di questa iniziativa nel migliorare l'approvvigionamento di sangue, "un'opportunità eccezionale che aiuterà gli ospedali in tutto il paese".

Un ampio sostegno internazionale
Il progetto è stato sviluppato e cofinanziato in collaborazione con l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per un importo di circa 1.400.000 euro. Stefania Vizzaccaro, direttrice di quest'agenzia, sottolinea l'importanza della comunicazione che lo accompagna. "Abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione e di educazione, in particolare rivolta ai giovani, sull'importanza della donazione di sangue. Vogliamo coinvolgere le scuole e le comunità per educare i cittadini su questo semplice gesto che salva vite".
L'Albania non è l'unica ad affrontare la carenza di sangue, e l'uso di veicoli mobili per la raccolta ha dato risultati positivi in altri paesi. Alcuni hanno integrato questo tipo di unità mobili nella loro strategia sanitaria.
In Italia, ad esempio, veicoli simili sono stati utilizzati con successo per garantire un rifornimento sostenibile, percorrendo centinaia di chilometri nelle zone rurali ed isolate. Uno degli esempi più riusciti sono gli "AVIS" (Associazione Volontari Italiani del Sangue), che organizza raccolte di sangue e campagne di sensibilizzazione.
Si trova persino l'equivalente negli Stati Uniti. Le "auto del sangue" sono attrezzati per raccogliere sangue dai cittadini lontani e durante eventi di massa come concerti o eventi sportivi. Questi veicoli hanno anche contribuito ad aumentare il numero di donatori volontari in caso di emergenza, durante uragani o catastrofi naturali.
Campagne informative essenziali
Un aspetto essenziale dell'iniziativa delle raccolte mobili è la campagna di sensibilizzazione che la accompagna. Essa mira a incoraggiare i cittadini, in particolare i giovani, a donare il sangue. In questo contesto, saranno organizzate attività educative e informative nelle scuole, nelle università e nei centri comunitari per diffondere il messaggio che la donazione non solo salva vite, ma rafforza anche i legami all'interno della comunità.
Con finanziamenti da varie istituzioni pubbliche e private, il progetto mira a creare una rete integrata in tutta l'Albania. Queste raccolte mobili offrono infatti un'opportunità più facile e sicura per i potenziali donatori di coinvolgersi in questo processo. Il progetto include anche una collaborazione con i media locali per diffondere questi messaggi.
Un altro aspetto importante è il beneficio per i donatori stessi. Questi ricevono controlli medici regolari, inclusi test gratuiti per malattie infettive come epatite B, C, HIV e sifilide. Per i donatori regolari, sono disponibili test aggiuntivi per monitorare i livelli di zucchero, creatinina e colesterolo, il che rende la donazione un doppio vantaggio: aiutare i malati e monitorare regolarmente la propria salute.
In definitiva, questi raccolti mobili rappresentano un cambiamento significativo nel modo in cui la raccolta del sangue è organizzata e gestita nel paese. È inoltre un esempio di cooperazione internazionale riuscita e un modello per il futuro dei servizi sanitari albanesi.
