Combattere il riscaldamento, riciclare o riutilizzare i rifiuti diventano questioni fondamentali a cui il Mediterraneo non sfugge. In Libano, l'architettura bioclimatica riporta alla saggezza dei costruttori per affrontare la crisi energetica. A Marsiglia, le cucine africane ispirano una nuova frugalità di fronte all'ondata di calore. Ad Algeri, i rifiuti d'ufficio diventano risorsa. E in Spagna, i residui agricoli vengono trasformati in ingredienti cosmetici di alta gamma.
Riepilogo degli articoli pubblicati questa settimana su 22-med, disponibili nelle 11 lingue utilizzate sul sito. Per leggerli nella loro interezza: iscriviti e sostieni un media indipendente.
Architettura bioclimatica: tra eredità e innovazione energetica
Di fronte alla crisi energetica e ai cambiamenti climatici, il Libano riscopre il valore della sua architettura tradizionale. L'architettura bioclimatica, che si ispira ai saperi ancestrali integrando la scienza moderna, apre la strada a abitazioni sostenibili, economiche e adatte al clima locale. In un paese dove le interruzioni di corrente scandiscono la vita quotidiana, ripensare l'abitazione diventa un gesto ecologico oltre che un atto di indipendenza.
Ondata di calore in cucina: il Mediterraneo si ispira all'Africa
Mentre le ondate di calore ridisegnano già i nostri paesaggi e le nostre abitudini, la cucina diventa un laboratorio di adattamento. A Marsiglia, il festival Cheffes ! ha riunito cuochi e agronomi provenienti dall'Africa e dal Mediterraneo per esplorare nuovi modi di nutrirsi sotto temperature estreme. Dalla frugalità inventiva alla sovranità alimentare, la resistenza si scrive anche nel piatto.
Un ingegnere petrolifero trasforma i rifiuti d'ufficio in risorsa
In Algeria, un impiegato d'ufficio genera quasi 2 chilogrammi di rifiuti al mese. Carta, toner per stampanti, bottiglie e bicchieri di plastica, capsule di caffè… tonnellate di prodotti che finiscono nei cestini delle aziende senza essere valorizzati. Un ingegnere in idrocarburi ha avuto l'idea di lanciare un sistema di raccolta e riciclo unico nel paese che consente alle aziende di esternalizzare la gestione dei rifiuti e di essere certificate eco-responsabili.
Cosmetici: i rifiuti del riso, un'alternativa verde alla petrolchimica
Nel sud di Valencia, nella regione dell'Albufera, una giovane azienda franco-spagnola trasforma i residui del riso in ingredienti cosmetici di alta gamma. Fondata dal chimico Jérôme Abrahmi, RB Process punta su una tecnologia di estrazione con CO₂ supercritico, senza solventi, per produrre oli naturali con proprietà antiossidanti e protettive. Soprattutto, questo progetto circolare offre un'alternativa all'esano, un solvente cancerogeno derivato dal benzene, ancora ampiamente utilizzato nella cosmetica.