Le migrazioni nel Mediterraneo: una sociologia complessa

Il Mediterraneo è uno spazio esemplare delle migrazioni nel mondo. Questo argomento, mediatico e politicizzato, è oggetto di false informazioni e semplificazioni proprio nel momento in cui diventa più complesso. L'Italia è un buon esempio di queste evoluzioni.

Il mondo in cui viviamo è stato costruito dalle migrazioni

Roma ad esempio, come Marsiglia, è stata fondata, secondo la leggenda, da uno straniero, Enea, un principe partito da Troia, l'attuale Turchia: Enea è in qualche modo un richiedente asilo...!

L'Italia, ad esempio, è stata sconvolta dalle migrazioni: si stima che in un secolo, 27 milioni di italiani siano partiti all'estero: in Francia, negli Stati Uniti, in Australia... Questi spostamenti di persone trasformano le società di origine così come le società di arrivo. È un fenomeno antico: le persone già stabilite e i nuovi arrivati che mancano di risorse devono imparare a convivere insieme.

Dal 1990, si è assistito a una globalizzazione degli scambi:

Sempre più paesi sono coinvolti come paesi d'origine o come paesi di destinazione, come i paesi del Golfo;

Le migrazioni tra i paesi del sud (Sud-Sud) sono diventate più numerose rispetto a quelle da Sud a Nord;

Le persone in movimento non sono più solo lavoratori ma provengono da tutte le categorie sociali e di tutte le età, come i giovani studenti.

Alla fine, la cosa più importante è la politicizzazione della migrazione. In Europa, ma anche altrove, è praticamente impossibile condurre una campagna elettorale senza parlare delle migrazioni, spesso come di una minaccia.

Oggi le motivazioni sono molteplici: i richiedenti sono persone che vengono a lavorare, ma anche che si spostano per questioni di salute, familiari, a causa di catastrofi naturali, ma soprattutto di guerra, carestie...

Non sono i più poveri, ma sono persone che cercano di migliorare le proprie condizioni.

I paesi con una forte emigrazione non sono necessariamente i più poveri: tra di essi ci sono il Regno Unito e la Germania. E sono i paesi molto ricchi come l'Arabia Saudita e il Qatar dove l'immigrazione è più alta.

Il Mediterraneo è uno degli spazi esemplari della migrazione

Attraverso il peso delle frontiere e la politicizzazione della migrazione.

In Italia, ad esempio, fino agli anni '90, si poteva venire da qualsiasi parte del mondo e, con un passaporto, arrivare a Roma.

Tutto ciò è cambiato: si contano 30.000 persone che sono morte negli ultimi dieci anni attraversando il Mediterraneo. Sono morte per attraversare un confine che non esisteva trent'anni fa. Si parla quindi di un'Europa "fortezza". E di un mare diventato un cimitero...

Il migrante è spesso rappresentato come una persona di passaggio e marginale. Si tratta di un'identificazione ben nota: coloro che sono già stabiliti, a volte da solo una o due generazioni, cercano di mantenere la propria posizione e di negare l'ingresso a coloro considerati stranieri. In questo modo esagerano le differenze culturali, etniche o religiose, di cui sono stati vittime in precedenza, per respingere i nuovi arrivati.

Biografie

Andrea CALABRETTA è un ricercatore postdoc presso l'Università di Padova (Italia), dove tiene corsi sulle metodologie di ricerca qualitativa in sociologia. Ha conseguito il dottorato nel 2023 con una tesi sulle relazioni transnazionali tra la comunità tunisina in Italia e il paese d'origine, basata sull'applicazione delle teorie di Pierre Bourdieu. Oltre alle relazioni con il contesto d'origine, ha lavorato sui processi di inclusione ed esclusione sociale che influenzano i migranti e i loro discendenti, i loro percorsi lavorativi nella società italiana e i processi di costruzione dell'identità dei migranti.

Bernard Mossé Storico, responsabile della Ricerca, dell'Educazione, della Formazione dell'associazione NEEDE Mediterraneo. Membro del Consiglio scientifico della Fondazione del Campo dei Mille - Memoria ed Educazione, per la quale è stato responsabile scientifico e coordinatore della Cattedra UNESCO "Educazione alla cittadinanza, scienze umane e convergenza delle memorie" (Università di Aix-Marseille / Campo dei Mille).

Da questa conversazione, l'IA ha generato un flusso di illustrazioni. Stefan Muntaner l'ha alimentata con i dati editoriali e ha guidato la dimensione estetica. Ogni illustrazione diventa così un'opera d'arte unica tramite un NFT.