Il Mediterraneo si racconta questa settimana da angolazioni contrastanti. A Corfù, il sovraffollamento spinge a riscoprire i sentieri letterari. In Tunisia, artisti e autori mobilitano la cultura per difendere l'ambiente. In Egitto, la Grande Diga della Rinascita riaccende le tensioni sulla condivisione del Nilo. In Francia, il BRGM esplora le montagne per comprendere meglio le risorse idriche sotterranee.
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Cronache mediterranee: Corfù, sentieri secondari
La realtà di Corfù, oggi, è quella di essere un'isola investita, per non dire invasa dal sovraffollamento in Mediterraneo. È difficile trovare il proprio posto come passeggiatore, o meglio come viaggiatore che cerca l'imprevisto, un certo gusto dell'altrove e il piacere di essere sorpreso, se non addirittura stupito. Resta la possibilità di prendere sentieri secondari, a cominciare da quello della letteratura e degli scrittori.
La cultura al centro della coscienza ecologica
Di fronte all'inquinamento da plastica, alla desertificazione e all'assenza di una vera strategia nazionale di educazione ambientale, artisti tunisini si impegnano per risvegliare le coscienze. Come l'autrice e illustratrice Nada Dagdoug, che firma Yeza, un fumetto in cui i giovani affrontano la crisi ecologica con lucidità e speranza. Altri, come il festival Envirofest, fanno del cinema uno strumento di allerta e mobilitazione.
La diga della Rinascita rilancia il dibattito sulla condivisione del Nilo
Mentre il riempimento della Grande Diga della Rinascita (GERD) continua in Etiopia, ricercatori e agricoltori si preoccupano delle sue conseguenze sulla sicurezza idrica e agricola dell'Egitto. Uno studio americano menziona la perdita di un terzo delle terre coltivate ogni anno in caso di siccità. Esperti egiziani denunciano stime esagerate, ribadendo la necessità di un accordo equo sulla condivisione delle acque del Nilo.
Una nuova tecnologia per rilevare l'acqua sepolta sotto le montagne
Da alcune settimane, un elicottero dal movimento lento e regolare, che porta sotto di sé una grande antenna circolare, sorvola i rilievi pirenaici (sud-ovest della Francia). L'operazione, che suscita l'interesse degli abitanti, non è un esercizio militare, ma una missione scientifica a lungo termine. Infatti, il Bureau de Recherches Géologiques et Minières (BRGM) sta mappando in 3D gli strati profondi del sottosuolo per individuare eventuali riserve di acqua dolce. Una prima volta in montagna, destinata a diffondersi in tutta la Francia e, domani forse, attorno al bacino mediterraneo.