Il progetto "Biodiversità a scuola, biodiversità nella scuola" coinvolge gli studenti del Medio Oriente. Attraverso azioni concrete e scambi collaborativi, questi giovani attori imparano a conoscere e preservare la ricchezza della natura che li circonda. Questa iniziativa promettente rappresenta un passo importante nella lotta contro il declino della biodiversità e il cambiamento climatico.
È stato durante il congresso dei bio-esploratori che l'Istituto di Formazione Regionale dell'Agence française pour l'Enseignement du Français à l'Étranger (AEFE) ha concluso il progetto "Biodiversità a scuola, biodiversità nella scuola". Questa iniziativa, avviata dai formatori Bérénice Corlay e Cédric Pignel, mira a sensibilizzare gli studenti alla protezione della biodiversità e a favorire gli scambi tra le istituzioni scolastiche del Libano e della Siria.
Un progetto collaborativo...
Il progetto "Biodiversità a scuola, biodiversità nella scuola" ha permesso agli studenti di realizzare azioni concrete all'interno delle loro istituzioni. Hanno realizzato inventari della fauna e della flora, implementato misure per favorire la biodiversità e creato una mappa collaborativa che elenca i loro progetti. Gli studenti hanno inizialmente esplorato la biodiversità del loro campus. Utilizzando l'applicazione SEEK di iNaturalist, hanno identificato le diverse specie che costituivano la fauna e la flora della loro scuola. Successivamente, ogni istituto ha implementato dispositivi per favorire la presenza di queste specie: mangiatoie per uccelli, corridoi ecologici, eco-giardini, aree protette, coltivazione e consumo di piante medicinali autoctone...

«Nell'ambito delle attività del progetto di biodiversità a scuola, siamo riusciti a scoprire i diversi habitat presenti nel campus, a svolgere una campagna di sensibilizzazione con l'associazione Jouzour Loubnan, a creare codici QR per ogni specie registrata... Azioni che ci hanno permesso di osservare gli esseri viventi in modo diverso e di aprire gli occhi sulla bellezza dei nostri ecosistemi libanesi», confida Joseph*, uno studente di sesta elementare al 22-med. Questa iniziativa arriva in un contesto preoccupante: il declino allarmante della biodiversità e il cambiamento degli ecosistemi. Questi fenomeni, causati dalle attività umane insostenibili, minacciano l'equilibrio del pianeta e mettono a rischio la sopravvivenza di molte specie, compresa quella umana.
Di fronte a questa emergenza, è essenziale agire fin dalla più tenera età per sensibilizzare le future generazioni alla protezione dell'ambiente.
Sensibilizzando i giovani alla ricchezza della biodiversità e fornendo loro i mezzi per proteggerla, "Biodiversità a scuola, biodiversità nella scuola" contribuisce a formare cittadini responsabili e impegnati nella transizione ecologica.
« Oggi le tecnologie e gli agenti chimici sono al centro dei trattamenti medici. Purtroppo, si dimentica il ruolo della natura nel processo di guarigione. Grazie al congresso dei bio-esploratori, ho scoperto l'efficacia delle piante medicinali nel trattamento dei dolori muscolari, nel sollievo dai dolori esterni, come rimedio per l'ipertensione o per i disordini ormonali », racconta Anna Fahed, studentessa del secondo anno al Collège Notre-Dame de Louaizé, durante un'intervista concessa a 22-med.
Un congresso per condividere e ispirare
Il congresso dei bio-esploratori è stato l'occasione per gli studenti di condividere le loro esperienze e scoperte con i loro pari. Hanno anche potuto partecipare a workshop condotti da scienziati, ricercatori, ONG e giornalisti. E così hanno creato una delle rare piattaforme di incontro tra tutti questi attori che, pur lavorando sugli stessi obiettivi, sono spesso isolati l'uno dall'altro.
«Lo scambio interessante che abbiamo avuto con le altre istituzioni ci ha fornito molte idee e ci ha permesso di variare e arricchire il nostro piano d'azione per l'anno prossimo. Consiglio vivamente ai miei colleghi di lanciarsi in questo progetto e di vivere l'avventura. Molte idee e attività saranno sviluppate durante l'anno scolastico con gli studenti. Ma soprattutto, c'è un arricchimento personale che probabilmente vorrete sperimentare», spiega Hélène*, insegnante che ha partecipato al congresso.
Un successo per la prima edizione
La prima edizione del congresso è stata un grande successo. Più di 150 studenti provenienti da dodici istituti scolastici del Vicino Oriente hanno partecipato all'evento. Informare, preservare, ma anche sostenere: i giovani dai 12 ai 18 anni (o della scuola secondaria) hanno potuto scoprire nuovi modi per proteggere la biodiversità e si sono impegnati a continuare le loro azioni in questo settore.
"Nonostante le varie sfide economiche, logistiche e pedagogiche, siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi", spiega Dolly Bitar, coordinatrice di biologia presso il Collège Notre-Dame de Louaizé. "Il nostro campus di 40 km² ha reso difficile mappare tutta la biodiversità presente. Il nostro progetto principale, l'ecogiardino, ha affrontato importanti sfide finanziarie, ma grazie all'ingegnosità dei nostri giovani studenti e al supporto dell'amministrazione, il giardino è stato realizzato. Oggi, diverse piante medicinali libanesi e un hotel per insetti prosperano in questo giardino completamente allestito dagli studenti con rifiuti riciclati o materiali bio-sostenibili. Questa iniziativa non solo ha permesso ai giovani di apprezzare maggiormente la biodiversità, ma ha anche incoraggiato la collaborazione intergenerazionale, promuovendo il "vivere e lavorare insieme", pilastro fondamentale del nostro progetto educativo", conclude la biologa.
Il progetto "Biodiversità a scuola, biodiversità nella scuola" è un esempio ispiratore di ciò che gli studenti coinvolti possono realizzare. Ciò dimostra che la protezione della biodiversità è una questione importante che riguarda tutti i cittadini e che i giovani hanno un ruolo essenziale da svolgere in questo settore.
