Spagna

Mobilitazione generale in Spagna contro i rifiuti abbandonati in natura selvaggia.

C'è una crescente consapevolezza del pericolo rappresentato dalle tonnellate di rifiuti gettati nella natura. Un progetto come Libera Spagna ne è un esempio con oltre 680 tonnellate raccolte dal 2017. Riflette l'impegno di una società più attenta nella protezione dell'ambiente e più sensibile alla conservazione della biodiversità.

Il progetto LIBERA, lanciato dalla Fondazione Ecoembes e SEO/BirdLife, è stato creato nel 2017 per sensibilizzare sul problema dei rifiuti abbandonati nella natura e per preservarla. La sua origine risale alla crescente preoccupazione per l'importante impatto della "basuraleza", termine spagnolo che descrive l'accumulo di rifiuti nei nostri spazi naturali. Da allora, sempre più persone si stanno impegnando in una missione comune: liberare gli spazi naturali dai rifiuti. Anziani, adulti, bambini, intere famiglie... un gruppo eterogeneo si unisce al progetto LIBERA in varie parti della Spagna per raccogliere i rifiuti lasciati da altri. Tra di loro, Montse Álvarez Quintero, volontaria da cinque anni, celebra il crescente successo di queste iniziative: "L'impegno per l'ambiente e soprattutto per il proprio ambiente immediato sta aumentando. C'è una maggiore consapevolezza e LIBERA contribuisce a questo".

Il principale obiettivo dell'associazione è quello di motivare i cittadini a pulire e ripristinare gli spazi naturali, nonché promuovere l'educazione ambientale per cambiare le mentalità. "Quest'anno, nel 2024, in occasione del nostro ottavo anniversario, ritorna la grande mobilitazione civica di LIBERA: '1m2 contro la basuraleza'. Dall'organizzazione, incoraggiamo la creazione di punti di raccolta per sabato 1 giugno in tutta la Spagna", spiega Sara Güemes, coordinatrice di LIBERA presso Ecoembes, un'associazione ambientale.

La mobilitazione dei cittadini: la forza dell'impegno verde

La stagione estiva si avvicina, e con essa l'aumento dei rifiuti sulle spiagge, ma anche nei fiumi, nei laghi, nei campi e nelle foreste. In questa ottava edizione di '1m2 contre la basuraleza', ci sono tre modalità di partecipazione: creando e coordinando un punto di raccolta in qualsiasi spazio naturale del paese (fino al 26 maggio); iscrivendosi ai punti esistenti, che possono essere trovati sulla mappa disponibile sul sito web (fino al 31 maggio), o diffondendo la campagna tramite i social media utilizzando gli hashtag #Libera1m2 e #ProyectoLIBERA.

Sara Güemes, fiduciosa nel successo delle chiamate precedenti, sottolinea: "Grazie all'impegno e al lavoro di tutti, nel 2023 e grazie alle prime quattro campagne, siamo riusciti a raccogliere e separare circa 124 tonnellate di rifiuti in oltre 2.100 siti naturali. Durante queste campagne, circa 335.000 rifiuti abbandonati nella natura sono stati caratterizzati. Tenendo conto della "basuraleza" raccolta dal 2017, abbiamo raccolto più di 680 tonnellate e caratterizzato più di un milione di rifiuti in oltre 8.000 siti".

Nello stesso modo, la volontaria Montse Álvarez condivide questo sentimento di soddisfazione: "Quando vedi tutto pulito, provi una gioia particolare. Ti senti connesso alla natura. Quello che facciamo ogni giorno contribuisce al futuro che sogniamo per il nostro pianeta e al nostro comportamento."

Tecnologia al servizio dell'ambiente

La tecnologia svolge un ruolo cruciale nella lotta contro i rifiuti diffondendo informazioni ed educando attraverso i social media, le piattaforme digitali e le app mobili. Inoltre, recenti progressi hanno permesso lo sviluppo di dispositivi e sistemi di monitoraggio che identificano le aree colpite dall'accumulo di rifiuti tramite immagini satellitari, droni e sensori.

LIBERA ha la sua applicazione dedicata 'Basuraleza', sviluppata dalle associazioni Paisaje Limpio e Vertidos Cero. Consente ai volontari interessati di identificare i rifiuti raccolti e di contribuire a radiografare gli spazi naturali". Sara Güemes completa con un altro esempio chiaro: "MICRO, il primo sito web che presenta diversi progetti e i loro risultati associati agli studi sui microplastici in Spagna".

Più ampiamente, l'esperta riconosce che l'eliminazione dei rifiuti dai nostri ambienti naturali richiede un approccio globale: conoscenza, prevenzione e partecipazione. Innanzitutto, è essenziale comprendere il problema per affrontarlo in modo adeguato. La scienza è proprio un prezioso alleato per conoscere meglio la quantità, la composizione, l'origine e il comportamento dei rifiuti. Inoltre, la prevenzione mira a sensibilizzare ed educare comportamenti rispettosi della natura. Infine, è ovviamente importante incoraggiare i cittadini ad agire.