Siria

« Ana kamen » offre un respiro agli attori sul campo in Siria.

Dopo il devastante terremoto ad Aleppo nel 2023, il progetto "Ana Kamen" è stato avviato in Siria. Finanziato e sostenuto dall'Œuvre d'Orient (un'associazione cattolica e apolitica francese) e realizzato dall'ONG Al Mazeed, creata dall'Università Saint-Joseph di Beirut, il suo obiettivo principale è quello di offrire uno spazio sicuro in cui gli operatori sul campo possono esprimere le proprie emozioni e prendersi cura della propria salute mentale.

Conceived to meet the essential needs of frontline humanitarian and social actors, the "Ana Kamen" ("Me too") project provides a breath of fresh air in an often suffocating environment for all individuals facing the realities of disasters affecting populations. "Humanitarian and social organization leaders in Syria, such as scout leaders, social workers, and volunteers, are constantly confronted with devastating crises, whether natural disasters, armed conflicts, or even pandemics. Their dedicated commitment exposes them to intense stress and a high risk of professional burnout," explains Father Jesuit Jad Chebli, Director of Al Mazeed. It is in this context that the "Ana Kamen" project was born.

Un approccio olistico

Ana Kamen non si limita a mettere in luce le difficoltà incontrate dagli attori sul campo. Propone soluzioni concrete attraverso weekend di benessere e attività di supporto psicosociale. Queste iniziative si svolgono su 10 mesi, con una formazione mensile in ambienti protetti e rilassanti come un hotel o un convento, permettendo così ai partecipanti di allontanarsi temporaneamente dal campo e dal loro lavoro stressante. I corsi, tenuti da professionisti libanesi della salute mentale e del benessere, affrontano varie tematiche, dalla gestione dello stress e delle emozioni al miglioramento delle competenze comunicative e di leadership. Le attività proposte includono workshop di discussione e condivisione, "focus group" (discussioni di gruppo guidate per comprendere le opinioni e le percezioni di un pubblico target) che comprendono pratiche come l'auto-riflessione, la meditazione, la dramaterapia e l'arteterapia. Tutti questi workshop sono condotti da professionisti e Padre Jad Chebli, con l'aiuto di una suora, accompagna i partecipanti sul piano spirituale nello spirito della spiritualità Ignaziana.

molti laboratori sono offerti ai partecipanti

Risultati tangibili

Otto sessioni sono già state organizzate in questo contesto durante i fine settimana e i primi feedback dei partecipanti mostrano la pertinenza del progetto. "Era uno dei pochissimi luoghi dove potevamo sfogarci, liberare lo stress e condividere le nostre sensazioni. Ma soprattutto era un'opportunità di uscire, anche solo per un breve istante, da questa routine quotidiana di atrocità per tornare più motivati." racconta Joséphine*, capo scout ad Aleppo. L'impegno degli iniziatori e dei partner del progetto si riflette in ogni aspetto della sua realizzazione. Il team di Al Mazeed, con un'esperienza precedente in questo settore grazie a progetti simili svolti a seguito della doppia esplosione al Porto di Beirut il 4 agosto 2020 (evento precursor della creazione di questa ONG), è riuscito a creare un ambiente favorevole alla crescita personale e spirituale dei partecipanti. "Era una nuova esperienza, sia una finestra su se stessi, ma anche un'opportunità per incontrare nuove persone e creare legami solidi." confida Marie*, responsabile di un gruppo di volontari all'interno di un'ONG.

Una risposta senza precedenti ai bisogni essenziali

Mentre il progetto "Ana Kamen" volge al termine tra maggio e giugno 2024, il suo impatto duraturo si misura attraverso le trasformazioni che ha generato. I 200 partecipanti, guidati da formatori esperti, hanno acquisito strumenti preziosi per affrontare le crisi umanitarie con cui si confrontano. Questo è ciò che sottolinea Carine, attivista presso una parrocchia siriana. "Questo fine settimana ha cambiato molto la mia percezione delle cose e soprattutto di me stessa. A volte si prova colpa nel prendersi cura di sé stessi in momenti del genere. 'Ana Kamen' mi ha insegnato che pensare a sé stessi significa anche pensare agli altri."

Il progetto "Ana Kamen" rappresenta molto più di un'iniziativa semplice. È una risposta unica e urgente ai bisogni cruciali degli operatori sul campo in Siria, sottolineando così l'importanza vitale di prendersi cura di coloro che lavorano instancabilmente per il benessere degli altri.

*I nomi dei partecipanti sono stati modificati su richiesta per preservare il loro anonimato.